BERNARDINO ZAMBRA
Il professore Zambra insegnò fisica nella nostra Università fino alla sua morte avvenuta a Treviso nel 1859. Era adorato dagli studenti per il suo grande amore all'Italia e di conseguenza perseguitato dalla polizia austriaca. Anzi sul suo cognome gli studenti avevano divulgato a dispetto dell'oppressore la seguente frase: Zitto, Austria Muore, Retta Risorge Ausonia cioè Quindi per le vie si gridava: Viva Zambra s'intendeva insultare l'Austria. Lo Zambra lasciò scritto di voler essere sepolto a Padova.
Quando la salma giunse alla nostra Stazione ferroviaria quasi tutti gli studenti accorsero a rilevarla ed a braccia la trasportarono nella chiesa di S. Andrea. I cittadini patrioti e gli studenti, di comune accordo avevano deciso di fargli il giorno dopo un solenne funerale. Le spie avvertirono la polizia, la quale con la sua solita sciocca mentalità, credendo di evitare una patriottica cerimonia, nella notte stessa fece portar via la bara dalla chiesa e la fece seppellire nel Cimitero fuori Porta Savonarola. E così la polizia fece peggio,
perché l'indomani studenti e cittadini col carro funebre, non trovando più la rara salma nella chiesa, con impeto; corsero al Cimitero, dissotterrarono il feretro ed a braccia lo trasportarono verso la città cantando il «De pro » intramezzato da inni patriottici e pareva quasi che il funerale fosse fatto all'Austria.
Giunti alla Porta vennero dispersi dalla truppa. Il Comando militare per vendicarsi fece chiudere l'Università, fece rimpatriare od arrestare i più compromessi, ed a quegli studenti che avevano ottenuto il ritardo del servizio militare per finire gli studi, lo tolse, inviandoli ai reggimenti.
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